Nell'età del Ferro (800 - 100 a.C.) vede la fioritura e lo sviluppo della civiltà veneta antica i cui abitati vengono generalmente ubicati in posizione di controllo degli assi di comunicazione terrestri e fluviali. Le evidenze archeologiche testimoniano che fin dalla fase inziale i centri più importanti sono Este e Padova che attirano la popolazione del territorio circostante, fungendo così da poli di attrazione.
A partire dal 600 a.C. si assiste invece alla riattivazione delle aree periferiche rispetto ai centri ormai pienamente urbani di Este e Padova, attraverso la nascita o la rifrequentazione di una serie di siti, a vocazione prevalentemente agricola, funzionali al sostentamento delle città. In questa fase l'areale euganeo rappresenta quindi il punto di contatto tra Este e Padova.
A Monselice i rinvenimenti di via Vetta sono collocabili proprio in questa fase e sono da mettere in relazione alla dinamica espansiva del centro urbano di Este. Sono qui emerse strutture e ceramiche da cucina e da mensa riferibili ad ambienti domestici e spazi attigui: buche di palo, piani pavimentali d'argilla, strati di materiale di scarico e silos per la conservazione degli alimenti. In un caso è stato possibile riconoscere sul piano pavimentale un focolare con sottofondo in ceramica frammentata.