Avete a disposizione un’intera giornata? perché non scoprire qualcosa di insolito e seguire questo percorso alla scoperta del paesaggio di pietra? L’itinerario è anche un modo piacevole per trascorrere una giornata all’aria aperta, immersi nel Parco dei Colli Euganei.
MAPPA GEOREFERENZIATA
DIFFICOLTA’
L’itinerario è in auto e a piedi e non presenta alcuna difficoltà.
LUNGHEZZA
In auto: circa 20 km
A piedi: circa 4 km (andata e ritorno)
PARTENZA
Monselice (Museo Sanpaolo)
ARRIVO
Zovon di Vo’ Euganeo
SEGNALETICA
Dal Museo di Cava Bomba al Geosito del Monte Cinto seguire il segnavia n. 11.
INTERMODALITA’
Ferrovia Bologna-Venezia (stazione di Monselice)
DA VISITARE
Museo di Cava Bomba – Geosito del Monte Cinto – Cava di Zovon di Vo’ Euganeo
DESCRIZIONE
A pochi chilometri da Padova, protetto dal Parco Regionale dei Colli Euganei, si trova un patrimonio ambientale singolarissimo. Il territorio è costituito da caratteristiche collinette a forma di cono, frutto di episodi vulcanici sottomarini ed emerse in seguito al sollevamento generalizzato di Prealpi e Alpi. L’erosione delle dure rocce vulcaniche e di quelle più tenere sedimentarie di origine marina e alluvionale hanno dato vita a un paesaggio tormentato e vario e a un ambiente naturalistico complesso e unico.
La varietà delle formazioni rocciose, le loro qualità fisico-chimiche e l’ubicazione geografica dei Colli Euganei ha fatto sì che, dall’epoca romana ai nostri giorni, questo complesso collinare sia stato oggetto di estrazione di materiali lapidei, in particolare di trachite. Solo per citare due famosi esempi, il selciato di Piazza San Marco a Venezia, pavimentata nel ‘700 con la trachite del colle della Rocca e la nuovissima fontana realizzata su progetto del noto architetto svizzero Mario Botta di fronte alla facciata del Museo Sanpaolo.
Per comprendere al meglio la geologia dei Colli Euganei e l’attività estrattiva è indispensabile fare visita al Museo di Cava Bomba a Cinto Euganeo che è possibile raggiungere dal centro di Monselice con l’auto. Questo è il migliore dei modi per iniziare un itinerario immersi in un paesaggio incredibile che riserva mille scoperte. Proprio in prossimità del Museo si lascia l’auto e si imbocca uno degli innumerevoli sentieri (segnavia n.11) del Parco sino ad arrivare al geosito di riolite colonnare del Monte Cinto.
Infine, ripresa l’auto, è possibile raggiungere una delle poche cave rimaste in funzione in località di Zovon e assistere alla lavorazione della trachite.
I LUOGHI DELL'ITINERARIO
Il Museo di Cava Bomba
Il Museo di Cava Bomba conserva importanti collezioni mineralogiche e geologiche ed è, inoltre, un notevole esempio di archeologia industriale. Un rigoroso restauro ha consentito, infatti, la ricostruzione del ciclo produttivo di un’antica fornace di calce in tutte le sue fasi.
Il percorso di visita si articola in tre sezioni: la geologia dei Colli Euganei, la mineralogia e la collezione Da Rio. Il nucleo principale della sezione dedicata alla Geologia illustra tutti i peculiari fenomeni geologici che riguardano i Colli Euganei e conserva i pesci fossili rinvenuti nel giacimento della cava di calcare annessa alla fornace. La sezione Mineralogica ospita invece una raccolta di minerali provenienti da molte aree del mondo; l'ultima sezione e' riservata alla collezione geologica "Da Rio" ed è un tipico esempio di museologia scientifica della prima metà dell'’800. La collezione comprende minerali, rocce e fossili raccolti tra la fine del ‘700 e la prima meta' dell'’800 dal conte Niccolo' Da Rio, insigne naturalista e letterato padovano.
All'interno di un cortiletto, infine, e' organizzata un’esposizione degli attrezzi usati in passato per la lavorazione dei materiali lapidei estratti nei Colli Euganei.
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La riolite colonnare del Monte Cinto
A circa 30 minuti dal Museo di Cava Bomba, percorrendo il sentiero n. 11 ricavato dalla vecchia strada che saliva alla cava oggi dismessa, che si inerpica sul versante orientale del Monte Cinto, ci si trova davanti ad uno spettacolare anfiteatro roccioso alto una trentina di metri costituito da un tipo di roccia vulcanica, la riolite, disposta in colonne prismatiche. Il geosito, è costituito da un cono di riolite alcalina che si è intruso nel secondo ciclo vulcanico che ha dato origine alle formazioni collinari, sollevando le rocce sedimentarie marine, biancone e scaglia rossa, estratte fino agli anni ’70 per la produzione di calce. Le colonne di riolite sono il frutto della suddivisione in prismi della massa rocciosa, originata dal repentino raffreddamento della lava al contatto con l’ambiente freddo esterno.
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Cava di Zovon
Dopo aver visitato la cava dismessa del Monte Cinto, raggiungiamo Zovon di Vo’ Euganeo per una visita a una cava di trachite ancora attiva. La roccia qui estratta – la trachite zovonite – è di notevole pregio, ricercata per le sue notevoli doti di resistenza meccanica, di lavorabilità e soprattutto per le sue caratteristiche antiscivolo, antigeliva e di resistenza all’azione della salsedine. Le poche
cave attive sono oggetto di severi controlli dopo la legge della fine degli anni ’70 del ‘900 per la tutela delle bellezze naturali e ambientali dei Colli Euganei, che ha imposto la immediata e definitiva cessazione di numerose cave per la produzione di pietrame e pietrisco di ogni genere ed ha regolamentato più severamente la continuazione dell'attività di tutte le altre cave, tramite progetti finalizzati ad un recupero ambientale dei siti estrattivi, con limitate quantità di materiale da estrarre.
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