Nel Medioevo la particolarità principale di Monselice è stata quella di essere un borgo fortificato difficilmente conquistabile e sono state proprio le sue forti difese le protagoniste dei principali fatti storici accaduti in quel periodo.
Le cinte murarie che si susseguirono furono quattro, e ad oggi rimangono visibili solamente le strutture sommitali e alcuni tratti di quelle che cingevano l’abitato sviluppatosi fino ai piedi del colle. Tra le cause della loro sparizione si annoverano le attività estrattive di pietra trachite condotte fino alla metà del secolo scorso, ma anche i lavori intrapresi in epoca veneziana per la costruzione di ville patrizie dotate di giardini terrazzati che incisero profondamente sulla morfologia del colle.
La cinta muraria più antica del VI secolo, i cui resti (cinque tratti), sono stati rinvenuti tra il 1988 e il 1996, scendeva dalla sommità del colle e dopo un dislivello di 48 metri proseguiva in falsopiano verso ovest, fino a un recinto fortificato chiamato nelle fonti “castello di San Pietro”. Lungo uno dei tratti messi in luce è stata verificata la presenza di una torre di difesa addossata alla cinta. Questo sistema di difesa, che offriva un sicuro riparo per la popolazione, rimase inalterato per almeno 500 anni. Il suo fulcro si trovava in cima al colle dove sono stati rinvenuti i resti della chiesa pievana di Santa Giustina e di altri edifici annessi e un cimitero. Le ricerche archeologiche confermano che dopo il 1100 furono avviati dei lavori con la costruzione, dirimpetto alla chiesa, di una torre, probabilmente molto alta, che poteva servire da casa-torre. Nel 1239 l’area subì un riassetto definitivo con l’intervento avviato per volere dell’Imperatore Federico II.
I lavori riguardarono la costruzione dell’imponente mastio, di una cinta muraria ellittica lungo il perimetro sommitale, e di muro difesa intervallato da torri aperte verso l’interno (torresini) che dalla cima cingeva la città fino ai piedi del colle. Nei secoli successivi gli interventi sul sistema difensivo furono minimi e nel periodo veneziano, con il venir meno della sua importanza, si avviò il processo di degrado.